Descrizione Progetto

Organo “Fratelli Serassi 1853 op. 614”
Restauro storico: Ditta Pietro Corna

L’organo Fratelli Serassi 1853 op. 614 di Borgo di Terzo (BG) è uno dei molti magnifici strumenti usciti dalla Regia Fabbrica Nazionale Privilegiata Fratelli Serassi, che proprio in quell’epoca (metà dell’ottocento) era sicuramente ai vertici della fama e della sua produzione e ritenuta la prima casa organaria d’Italia.
Dello strumento è ancora presente nell’archivio il contratto originale di fabbricazione fra la Ditta Serassi e la Parrocchia.
Come spesso accade purtroppo lo strumento, nel corso degli anni, è stato oggetto di vari interventi di “restauro e riforma” che ne hanno modificato in modo sostanziale l’impostazione.

Principali eventi storici in sintesi:
1852/53 – Costruzione Organo Serassi;
1922 – Riforma Marzoli e Rossi;
1943 – Intervento Cornolti;
1959 – Intervento Piccinelli;
2016 – Restauro filologico Pietro Corna.
Sintesi degli interventi effettuati nel corso dei lavori di restauro:

1. Canne in legno, canne in metallo, somiere maestro e somieri accessori, mantici, meccaniche e quant’altro, sono stati smontati e portate presso il laboratori della ditta, restaurati con scrupolosa cura e rispetto dei materiali e dei parametri sensibili.

2. Sono state ricostruite e integrate tutte le canne che al riordino risultavano mancanti e/o sostituite con registri non coerenti con l’originale progetto Serassi. Tutte le canne sono state realizzate in perfetto stile e in copia a modelli storici dell’autore.

Unica eccezione è stata fatta per i registri ad ancia, inseriti dai Marzoli e Rossi nel 1922 al posto degli originali corrispondenti registri Serassi di: Tromba 8’ e Trombe di 16 Soprani, Fagotto Bassi, Corno Inglese Soprani. Controllati sul banco prova hanno mostrato evidenti caratteristiche di alta qualità sonora e particolare perizia costruttiva artigianale. Pertanto si è optato per il loro mantenimento in quanto oltre che di indubbia qualità artistica, testimoniano una fase storica importante dello strumento.
Sono state invece ricostruite ex novo le canne dei seguenti registri:

– 12 nuove canne al pedale di Violone 8 di (secondo rinforzo ai Contrabassi)
– 24 nuove canne ad ancia del registro Clarone 4’ Bassi
– 37 nuove canne di Ottavino Soprani
– 24 nuove canne di Flagioletto Bassi
– 74 nuove canne di Cornetto Soprani (2 file)
– 61 nuove canne di Quadragesima (ripieno)
– 61 nuove canne di Quadragesimaterza (ripieno)
– 25 nuovi Campanelli con relativa meccanica

3. Le canne storiche originali sono state perfettamente riportate al tondo. Quelle che a causa dei vari interventi subiti dallo strumento negli anni risultavano di corista più alto, sono state riportate alla giusta quota tramite allungamento alla sommità, mediante anelli di lega di metallo omogenea.

4. La pedaliera è stata ricostruita in legno di noce nazionale (secondo le indicazioni della competente Soprintendenza) copiando scrupolosamente lo stile, le misure e il modello Serassi originale presente nell’organo coevo della chiesa di Schilpario (Bg).
5. La tavola dei registri è stata sverniciata e restaurata. I cartellini ricostruiti secondo stile originale, così come le manette di inserimento registri mancanti.

6. I Campanelli (registro a percussione composto da 25 calotte in bronzo fuso) sono stati ricostruiti e installati. Questo intervento ha comportato altresì la ricostruzione completa della meccanica relativa e dei battenti in ottone montati su legno di noce e imperniati a bilanciere.

A conclusione dei lavori l’organo è stato montato in ogni sua parte nella sede originaria, presso la chiesa Parrocchiale di Borgo di Terzo.
L’intonazione e l’accordatura, fase fondamentale che imprime voce e carattere allo strumento, è stata condotta con la massima perizia e competenza riportando il suono di questo magnifico manufatto al suo originario splendore.

Scheda dell’organo a lavori conclusi

Chiesa Parrocchiale di S.Maria Assunta in Borgo di Terzo – BG

– Consolle a finestra composta da una tastiera (uso fortepiano austriaco);
– Estensione di 61 tasti, (Do 1- Do 6), distesa reale;
– Spezzatura Bassi/soprani Si 2 – Do 3;
– Pedaliera cromatica a leggio ricostruita in stile;
– Estensione 19 pedali da Do 1 a Mi 2 suonanti + due accessori per Terzamano e Timballone;
– Pedaletti combinazioni e accessori partendo da sinistra:
Frontali: Distacco tasto-pedale, Corno Inglese, Ottavino, Tutti, Ance.
Lato destro: Combinazione Libera, Tiratutti

A cura di Pietro Corna

Il Programma

Il presente cd è stato realizzato al fine di mettere in risalto le caratteristiche foniche dell’Organo Serassi 1853 della Chiesa Parrocchiale di Borgo di Terzo in provincia di Bergamo, restaurato nel corso del 2016 dalla Ditta organaria Pietro Corna di Casnigo (Bg). Sono stati pertanto scelti alcuni brani, alcuni per organo a quattro mani ed altri per organo solo, appropriati allo strumento, eseguiti dagli organisti bergamaschi Tomas Gavazzi e Fabio Nava.
Nel 2016 ricorrono i 260 anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, grande genio della storia della musica occidentale di cui viene proposta la Fantasia in Fa minore K 608 nella versione per organo a quattro mani. In questa composizione una poderosa sezione introduttiva nello stile puntato dell’Ouverture francese fa da cornice ad un andante, dal carattere profondamente lirico e ad un’estesa fuga.
Successivamente viene eseguito, nella versione per organo solo, il Concerto in re minore BWV 974 di J.S.Bach dall’originale per Oboe, archi e basso continuo di Alessandro Marcello. Questo brano, nella sua ripartizione in tre movimenti, costituisce una trascrizione di J.S. Bach per strumento a tastiera ed è caratterizzato dall’alternanza tra il Tutti e il Solo, tipica del concerto solista italiano.
Sempre di J.S. Bach viene eseguito il Ricercare a sei voci dall’Offerta musicale nella versione per organo a quattro mani, una delle ultime grandi opere di questo celebre autore, in cui il rigore della complessa scrittura polifonica lascia talora spazio a momenti di intensa cantabilità.
A seguire vengono proposti i brani: Marcia Funebre del Signor Maestro Contrappunto di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Andante in fa maggiore e la Fuga in re minore dal Requiem, nella trascrizione per tastiera di Muzio Clementi, in un originale accostamento tra pezzi dal carattere serio e pezzi dal carattere faceto, nel puro spirito mozartiano giocoso eppur severo. Degni di nota specialmente l’Andante, eseguito coi registri di flauto, concepito originariamente per un meccanismo d’orologio e ricco di abbellimenti nel più puro stile galante e la fuga in re minore, dal carattere severo, incisivo e fortemente drammatico.
Dopo i brani di W.A. Mozart l’attenzione dell’ascoltatore si sposta sull’Ottocento organistico italiano, fortemente influenzato dal gusto operistico predominante nel panorama musicale italiano del XIX secolo.
Verranno proposti due brani di Padre Davide da Bergamo (al secolo Felice Moretti), che intendono mettere in risalto le potenzialità timbriche dell’organo Serassi: la Sinfonia in re maggiore e l’Elevazione in re minore. La Sinfonia in re maggiore è un brano brillante, nel puro stile della sinfonia avanti l’opera rossiniana: ad un’introduzione pomposa segue un allegro brillante, con numerosi episodi in crescendo dal carattere travolgente.
L’Elevazione in re minore, rispetto alla Sinfonia in re maggiore sembra avere al contrario un carattere maggiormente drammatico: ad un’introduzione a guisa di recitativo affidata al registro Corno inglese fanno seguito un’elegante linea melodica cantabile ed una sezione finale sulla piena sonorità dell’organo dal carattere grave.
Una gravità che sembra essere ripresa dai brani di un altro importante organista e compositore del secondo ottocento italiano: Vincenzo Antonio Petrali. Cremasco di origine, Petrali fu molto attivo a Bergamo in Santa Maria Maggiore e scrisse un cospicuo numero di brani organistici in uno stile di transizione tra il gusto teatrale e una sensibilità molto più intima e soffusa, che fece da preludio al successivo cecilianesimo. Di questo autore sono eseguite due sonate: una per il momento liturgico della Consumazione, e la Sonata Finale in re maggiore.
Conclude il programma la trascrizione per organo a 4 mani dell’Ouverture dall’Opera “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, che con la sua travolgente vivacità intende terminare in gioioso tripudio la registrazione stessa.

Fabio Nava

Nato nel 1984 si è brillantemente diplomato in organo e composizione organistica sotto la guida di G.W.Zaramella e Matteo Messori all’Istituto Superiore di Studi Musicali G.Donizetti di Bergamo dove, sempre sotto la guida di Matteo Messori, ha portato a compimento il diploma accademico di secondo livello in organo col massimo dei voti e la lode nel 2009, vincendo il premio Rotary quale miglior diplomato dell’anno.
Ha partecipato a corsi di perfezionamento organistico tenuti da E.Bellotti, G.Bovet, F.Finotti, M.Henking, L.Lohmann, G.Parodi, P.Peretti, D.Roth, L.F.Tagliavini, L.Tamminga e J.Verdin.
Si esibisce regolarmente in qualità di solista partecipando a rassegne e festival organistici e collabora con alcuni gruppi strumentali e diverse formazioni corali in veste di accompagnatore, tra cui il Coro dell’Immacolata di Bergamo, di cui è organista stabile.
E’ attualmente organista a Bergamo presso la Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, dove suona regolarmente l’organo Serassi del 1781 con meccanica sotterranea.
Recentemente ha stretto un sodalizio artistico con il trombettista Mario Mariotti, con cui ha all’attivo numerosi concerti ed ha pubblicato un CD per organo e tromba. Ha inoltre pubblicato un CD dedicato agli organari Perolini, alle musiche da essi composte e a quelle di autori coevi ed un terzo CD dedicato all’organo Walcker della Parrocchia di Negrone in Scanzorosciate (Bg).
Ha insegnato organo per alcuni anni presso il Seminario Vescovile di Bergamo e dall’anno scolastico 2013/2014 è docente presso le scuole secondarie di primo grado statali.

Tomas Gavazzi

Tomas Gavazzi, nato a Bergamo nel 1990, si è diplomato nel 2014 con il massimo dei voti in Organo e Composizione Organistica sotto la guida del M° Matteo Messori presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti” di Bergamo, dove ha proseguito gli studi frequentando il triennio di clavicembalo e tastiere storiche sempre con il M° Matteo Messori.
Ha seguito corsi di perfezionamento in improvvisazione e repertorio in Italia e all’estero con mae-
stri quali L.F. Tagliavini, L.Lohmann, G.Bovet, M.Imbruno, L.Tamminga, S.Rattini.
Ha partecipato a diversi concorsi organistici nazionali ricevendo numerosi premi e attestati di merito tra cui il secondo posto assoluto al “Concorso nazionale S.Guido D’Aquesana” (primo non assegnato), il terzo premio nella categoria giovani organisti al concorso organistico di Crema, il terzo premio al concorso organistico nazionale di Varzi sempre nella categoria “giovani organisti”, il terzo premio al “Premio Claudio Abbado” sezione organo 2015.
Dal 2010 è organista del grande organo Tamburini della chiesa parrocchiale di S.Lorenzo Martire a Zogno. Collabora con diverse formazioni corali in Valle Brembana e collabora con il coro di Adrara S.Martino in veste di organista e continuista; collabora inoltre con diverse formazioni cameristiche, in veste di accompagnatore di strumenti antichi. Fa parte dell’ ”Ensamble Locatelli”, in veste di cembalista, continuista, solista.
Ha tenuto concerti in Italia, Olanda, Francia e Germania come cembalista e organista.
Ha partecipato in veste di cembalista ad una tournèe di concerti in Bolivia per il “Festivales APAC” (festival di musica barocca) e per il “Bach-festival” a La Paz dove ha tenuto una masterclass di cembalo per gli allievi del conservatorio superiore di La Paz.